

ANNO 2022
PRIMA SGAMBATA – DA CHIERI A BRASSICARDA
Complice la fresca ma soleggiata domenica, abbiamo inaugurato l’anno con una sgambata senza troppo dislivello, ma che consentisse di far spaziare lo sguardo e nel contempo di ammirare arte e bellezza. E fin dalla partenza restiamo affascinati da Chieri, la cittadina a sud di Torino da dove ci muoviamo oggi, un delizioso centro di impianto urbanistico medievale, con un Duomo del V secolo e una miriade di chiese gotiche di grande impatto visivo e ricche di opere d’arte, tali che meriterebbe spendere una giornata. Ci limitiamo a girovagare a naso in su, partendo dalla elegante piazza Cavour, e mentre ci dirigiamo verso sud sfilano palazzi patrizi ed eleganti negozi, fino all’ Arco di Piazza Umberto I (1580). Trovata via Conte Rossi di Montelera, si esce dalla città ed alla prima rotonda si lascia la SS per Poirino per imboccare, leggermente alla sua sinistra Via Tetti Camotto, che di fatto è una strada ciclabile (dedicata ad un ciclista e genericamente alle vittime della strada in bicicletta) che in impercettibile discesa e tra campi e minuscoli borghi conduce a Pessione.
Qui si viaggia sempre in sicurezza sulla corsia dedicata, giungendo in breve alla sede storica della Martini&Rossi (tra le altre attrattive di Chieri, da citare il Museo dell’azienda che ha reso il vermut italiano un must mondiale).
La strada scavalca la linea ferrata e poco oltre l’autostrada, e in breve ci scodella a Poirino. Sorprende al primo sguardo il profilo rialzato del centro storico, da cui lo sguardo è catturato per tutta la via Indipendenza, che ci conduce al centro. Perdersi nel lastricato medievale, tra i palazzi in cotto, i porticati merlati, le insegne di vecchie locande (Palazzo delle Rane prende infatti il nome dalla locanda sotto il portico), le chiese e le dimore gentilizie ancora abitate e fiorite, è una delizia. La Passeggiata Marconi è un balcone alberato sulla Via Indipendenza appena percorsa e che costeggia alcuni palazzi tra cui il Salone Italia, sede del Teatro ed anima culturale del paese. Da Piazza Indipendenza possiamo riprendere la pedalata verso est, non senza voltarsi ad ammirare la Torre Campanaria, simbolo di Poirino. Ci fa strada il cartello Villanova d’Asti. La statale è tra le meno trafficate che mi sia capitato di percorrere la domenica, ma va detto che siamo fuori stagione. Del resto sono solo circa 6 chilometri e che a metà strada una sosta interessante è costituita dalla Curtis Vetula, un ricetto che l’imperatore Ottone III donò alle suore benedettine intorno all’anno 1000. Ai giorni nostri è chiamato Castello (impropriamente) di Corveglia, è stato in anni recenti ristrutturato dalla proprietà ed è oggi sede di un agriturismo che sforna le prelibatezze della zona del Pianalto di Poirino, gli asparagi e le tinche. Personalmente non ho avuto modo di provarlo.
Villanova d’Asti è il più piccolo dei tre centri visitati oggi, ma stupisce per l’aria di paese florido e dagli antichi fasti, oggi conservati grazie alla presenza di molte famose imprese della zona. Mi hanno colpito la quattrocentesca Torre Comunale ed il vicino imponente Convento di San Francesco, crollato secoli fa ma ristrutturato ed oggi tramutato in dimora principesca da un imprenditore privato.
Ho scelto di percorrere la risalita verso nord attraverso piste ciclabili tra le campagne, la Strada Vecchia Per Chieri prima e poi la Strada Vecchia per Brassicarda (uno dei primi insediamenti romani in queste zone), per poter godere della dolcezza delle ondulazioni, del fascino dei colori scuri della terra dissodata o di quelli vivaci dei primi germogli, della maestosità degli aironi cinerini che si alzano in volo al nostro passaggio (saremo tra i pochi umani che avranno visto oggi, data la quiete che regna)…
Chieri ci accoglie con il vestito da sera, i locali tutti aperti, la luce morbida che volge al crepuscolo, lo struscio tra nobili palazzi e ricche boutique che a momenti manco a Torino le vedi ormai. Se non si ha fretta, si può coronare la gita tra shopping e ristori per ogni palato.

PAOLO
PIEMONTE - TORINO