

DA PIANO VETORE AL RIFUGIO RAGABO
Questo è il percorso ambito da biker da mountainbike e appassionati del trekking che inizia dal Piano Vetore a due km dagli impianti sciistici del Piano Sapienza e finisce al Rifugio Ragabo a pochi km dagli impianti sciistici di Piano Provenzano.
Il tragitto classico è articolato lungo una carareccia che circonda per 35 km le pendici del vulcano Etna mediamente ad una quota di 1600 msl.
Nel lungo del suo cammino si intrecciano altri sentieri da Mtb o trekking che conducono in altri punti, nei vari rifugi montani, grotte d’origine eruttive e vulcanetti spenti.
Il nostro giro quest’oggi inizia sul lato nord ovest dal vasto pianoro monte Vetore a quota 1750 slm e tramite il percorso secondario lievemente in discesa si congiunge al percorso principale in prossimità del rifugio di G. Gualberto patrono del corpo forestale immerso nel fitto bosco di pino montano mediterraneo e il giardino dell’orto botanico che raccoglie tutte le specie della vegetazione Etnea. Nel proseguire il paesaggio si alterna tra oasi boschive con pino larici, fastuca e la tipica ginestra arroccata sulle colate laviche fino a giungere l’altopiano della Galvarina con l’omonimo rifugio meta dei tanti escursionisti come punto di riposo momentaneo o per il pernotto.
Proseguendo sulla pista di destra inizia l’ascesa al punto più alto di circa 2000 msl del monte Palestra, dopo lo scollamento si arriva al rifugio di Poggio la Caccia, durante il tragitto si percorre il sentiero caratterizzato dalle antiche colate laviche e grotte eruttive, nelle vicinanze si nota il fitto bosco di betulla dell’Etna nota per la caratteristica corteccia bianca e diversi crateri spenti di monte Nunziata, monte
Lepre, monte Egitto. Di seguito dopo le due colate laviche più recenti al bivio per monte Maletto si prosegue in discesa attraversando una rigogliosa faggeta, a poca distanza si trova il rifugio monte Nave, oltre al campo lavico il monte Spagnolo fittamente colonizzato dalla vegetazione montana, entrati nella pineta si raggiungono due piccoli rifugi la Casermetta di monte Spagnolo. In uscita dalla piccola valle si
scopre si attraversa la grande distesa lavica del 1981 che arrivò a valle alle porte del paese Randazzo. Siamo al km 22 ed il panorama muta diventando molto aspro, si osservano nitidamente le pendici del
versante etneo settentrionale e l’abitato di Randazzo. Si arriva al rifugio Saletti punto più basso dell’Altamontana 1350 msl e inizia la risalita per monte Santa Maria, si può ammirare la valle dell’Alcantara nel punto in cui la catena dei monti Peloritani si congiunge con i Monti Nebrodi ed il cratere eccentrico del monte Moio. Proseguendo si arriva al Passo dei Dammusi, campo di lava Pahoehoe a corda del 600, a poca distanza c’è la grotta eruttiva Dei Lamponi e più distante risalendo la vetta la grotta del Gelo, il percorso per le grotte delle Femmine e delle Palombe ed il percorso per il rifugio Timparossa. Proseguendo in discesa entriamo nella zona boschiva e campi lavici tra cui quella del 2002 e poi la Caserma Pitarrone. La parte sterrata finisce al rifugio Brunek punto di riferimento e congiunzione con la strada SS Mareneve, a poca distanza c’è la pineta Ragabo con il noto rifugio a chalet clan dei ragazzi.
Da questo punto si puo’ iniziare la seconda parte del percorso che continua sulla nota strada montana “mareneve” percorrendo la salite di 5 km che porta al bivio per piano Provenzano e successivamente al bivio del rifugio Citelli, dal scollinamento inizia la lunga discesa tra tornanti, attraversamenti di campi lavici e fitti boschi di castagno e proprietà private e le note località abitative di Fornazzo, Milo, Zafferana, Trecastagni, Pedara e Nicolosi.
È una bellissima pedalata con una parte iniziale da 35 km e che diventa da 75 km tornando arrivando a Nicolosi. Ammirando le meraviglie della nostra amata “muntagna” non finisce mai di stupirsi e allievando la fatica dei tanti chilometri.

PIANETAETNA AMICINBICI
SICILIA - NICOLOSI (CT)