

LA PASSEGGIATA DEL MARCHESE – SALUZZO (CN)
Oggi partiamo da Saluzzo, in provincia di Cuneo, per una pedalata che permetta di scaldare il motore in questo gelido inizio di inverno, senza salite estreme nè lunghe discese veloci, ma con tutte le attrattive culturali ed eno-gastronomiche che queste terre sanno regalare a chi abbia voglia di andare piano.
Saluzzo è una cittadina stupenda sul piano architettonico e artistico. Non vi farò un resoconto wikipedico, limitandomi qui a ricordare solamente che dall’ XI secolo e per 4 secoli fu capitale dell’omonimo Marchesato, le cui vestigia sono evidentissime nel suo grande centro storico così come in molti borghi e comuni del circondario.
il nostro giro parte proprio sul pavè millenario che sale all’ Antico Palazzo Comunale, attorniato da altre dimore storiche quali il Palazzo Malacarne e a pochi metri dalla Castiglia, l’imponente castello dei marchesi.
Proprio da qui parte la “passeggiata del marchese”, una stradella mossa da un delicato saliscendi tra le “vigne” (tenute agricole che denunciano gli agi e i fasti della nobiltà terriera) splendidamente curate e mantenute. Il paesaggio è delizioso e il pedalare è dolce.
A pochi chilometri, Manta deve la sua fama ad un sontuoso castello ed al restauro che ne fece anni fa il FAI, in una delle sue prime benedette acquisizioni. Poche decine di metri di salita saranno ripagati da una visita davvero regale.
La breve discesa, sotto lo sguardo del “ciuchè ‘dle runse” (campanile dei rovi. Ma non bucherete, i rovi sono ai lati…), ci porta ancora più a sud verso Verzuolo, che raggiungiamo percorrendo un breve tratto della statale di valle. Il centro è piccolo ma non delude. Poco dopo, Piasco ha il vantaggio di farsi scoprire lungo una parallela interna.
Si svolta decisamente ora a est e dopo solo un paio di chilometri, sempre tra i frutteti, ci accoglie un paese nobile e ricco, Costigliole Saluzzo, il cui borgo medievale arroccato sulla difensiva si rivela una piccola gemma, un’ulteriore testimonianza di antichi fasti.
Usciamo dal paese verso est e dopo circa tre chilometri ci troviamo al giro di boa, per cui puntiamo ora la ruota verso nord su via Villafalletto, che quasi subito scavalca il torrente Varaita. Ho scelto un rientro comodo e che concede un ampio sguardo alle distese di frutteti per cui la valle è famosa, e soprattutto alla maestà dell’Arco Alpino imbiancato, dominato ogni istante dalla sagoma inconfondibile del Re Di Pietra, il Monviso, con il magnetismo del suo sovrastante cono perfetto, quasi una icona divina.
La statale in breve ci riporta alla città di Saluzzo, che magari vale ancora uno sguardo, tra boutique ed eleganti locali, tra vicoli medievali nascosti dietro piazze rinascimentali…. A ciascuno sarà dato più di un modo di terminare la gita a proprio gusto.

PAOLO
PIEMONTE - TORINO