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REGIONE SICILIA

Giro dell'ETNA

Percorso di 90 km su sterrato

L’Etna è il vulcano più grande dell’Europa (geograficamente parlando), e tra i vulcani più attivi del mondo. Le sue eruzioni avvengono sia in sommità, dove attualmente si trovano quattro crateri, sia dai fianchi, fino ad altezze di poche centinaia di metri sopra il livello del mare. L’attività sommitale può protrarsi per molti anni con poche interruzioni, e spesso caratterizza gli intervalli fra un’eruzione di fianco e un’altra. Tali intervalli possono durare da pochi mesi a più di 20 anni, anche se negli ultimi 40 anni l’intervallo medio fra le eruzioni di fianco è stato di circa 2 anni. La durata di un’eruzione di fianco può essere di poche ore, però in altri casi può superare un anno.

I quattro crateri sommitali sono: la Voragine e la Bocca Nuova, che si sono formate all’interno del Cratere Centrale rispettivamente nel 1945 e 1968, il Cratere di Nord-Est, che esiste dal 1911 che è attualmente il punto più alto dell’Etna (circa 3320 m), e infine il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, che recentemente è stato il più attivo dei quattro crateri. Questa configurazione contrasta notevolmente con quella di circa un secolo fa, quando in cima all’Etna si trovava il solo Cratere Centrale.

Fino a tempi recenti, l’Etna veniva considerato un vulcano prevalentemente effusivo, cioè caratterizzato soprattutto dall’emissione di colate laviche. Esse possono causare danni materiali ma non rappresentano una minaccia diretta per le vite delle 900 mila persone che vivono nelle zone potenzialmente a rischio. Tuttavia, studi recenti hanno rivelato che questo vulcano risulta capace di dar luogo anche ad una attività fortemente esplosiva, come l’eruzione pliniana del 122 A.C.. Più recentemente si è osservato, soprattutto dalla fine degli anni 70, un forte incremento di episodi eruttivi esplosivi soprattutto ai crateri sommitali. Questo si è dimostrato in modo notevole durante le eruzioni sommitali del 1995-2001, con circa 150 episodi di fontane di lava e ancora una volta negli anni 2011-2015, con più di 40 parossismi, la maggior parte dei quali ha generato alte colonne di gas e cenere.

Le eruzioni di fianco del 2001 e del 2002-2003 evidenziano come anche questa tipologia di eruzione può generare significative quantità di materiale piroclastico (cenere, lapilli, bombe e blocchi). Diversamente dai parossismi sommitali, che di solito hanno durate massime di poche ore, le ricadute di materiale piroclastico durante eruzioni di fianco possono andare avanti per diverse settimane o anche mesi e causare problemi e disagi nelle zone popolate, oltre a rappresentare una seria minaccia per il traffico sia terrestre che aereo.

mappa de percorso
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la sosta
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PAOLO e LAURA

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Sicilia - Acireale

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